Attività al nido

Attività 0-3

Manipolazione e travasi
L’attività di manipolazione risponde a molti bisogni dei bambini, stimola la loro creatività, sviluppa competenze sensoriali, motorie, cognitive ed espressive, favorisce la coordinazione oculo-manuale e sviluppa la manualità fine. Attraverso l’attività di manipolazione guidata  i bambini sono incoraggiati a toccare materiali dalle consistenze insolite e a sperimentare  nell’immediato il  rapporto tra gesto e segno (causa ed effetto), offrendo diversi elementi che permettono e rendono immediatamente visibile la traccia e il segno prodotto dal movimento dei bambini.
Manipolando  i bambini immergono la loro immaginazione nella materia  e sentendo questa adeguarsi alla loro volontà e modellarsi in conseguenza ad un loro agito , da questa scomperta la loro creatività si accende…!
Nell’attività di  travasi il materiale messo a disposizione è composto da un’ampia gamma di contenitori di diversa forma e materiale (bottiglie, barattoli, scatole, imbuti,ecc.) da riempire e svuotare con pasta di diverso tipo (penne, stelline, fusilli, ecc.), o riso, mais, legumi secchi, farina gialla, o altro ancora. Le attività di manipolazione e travasi saranno realizzate in particolare con elementi della natura quali uva, melograno, foglie, castagne, zucca, farina, mais.

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Il cestino dei Tesori
Il Cestino dei Tesori, indirizzato a bambini di sei–sette mesi, è composto da materiali naturali e da oggetti di uso comune appartenenti all’ambiente domestico, scelti e selezionati per stimolare tutti i sensi e raccolti in un vero e proprio cestino di vimini.
Gli oggetti vengono guardati, afferrati, succhiati, battuti, agitati e messi in bocca dai bambini che, nel fare queste azioni, sembrano chiedersi “cos’è questo?”.
Queste operazioni permettono la scoperta delle caratteristiche descrittive (dimensione, forma, peso, sensazione al tatto, ecc.) e funzionali (gli oggetti possono essere riempiti, svuotati, sovrapposti, ecc.) degli oggetti, facilitando lo sviluppo cognitivo e del linguaggio. Questa attività inoltre, consente sperimentazioni sensoriali diverse, sviluppa la coordinazione oculo-manuale, la ricerca attiva degli oggetti, la casualità delle azioni, l’interesse per le qualità degli oggetti e la loro selezione, il tutto attraverso la sollecitazione di tutti i sensi.
Per quanto riguarda il gioco euristico, proposto a bambini dai dodici mesi in poi, la natura degli oggetti offerti è la medesima dei Cestino dei Tesori; la differenza sostanziale è che nel maneggiare gli oggetti il bambino sembra chiedersi ora “cosa posso fare con questo?”.
Gli oggetti bisogna lavarli quotidianamente, sostituiti ed integrati quando usurati, per offrire ai bambini stimoli sensoriali diversificati e suscitare una rinnovata curiosità e desiderio di scoperta.

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Le costruzioni
Quest’ attività viene svolta o sui tavoli o sul pavimento: ad ogni bambino vengono offerti puzzle, incastri, mattoncini di legno e simili.
Questi giochi consentono di sviluppare la capacità di coordinamento oculo-manuale, permettono di impilare, costruire, distruggere e ricostruire da capo infinite volte, inducendo e consolidando nel bambino il concetto che tutto ciò che viene distrutto può essere ricostruito (amicizie, legami, relazioni).
Le costruzioni hanno inoltre importanti valenze quali il favorire la socializzazione tra bambini, la relazione tra bambini e oggetto e la verbalizzazione. Sottoforma di gioco si pongono le basi per il riconoscimento di forme, colori, dimensioni, sensazioni tattili, spazio (dentro-fuori, sopra-sotto).

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Attività pittoriche

Le attività grafico-pittoriche sono molto utili per imparare a percepire, distinguere e conoscere i colori, le forme, le linee che come elementi compositivi, assumono una funzione importantissima nelle espressioni artistiche. L’attività viene proposta a piccoli gruppi di bambini e i materiali usati sono  pastelli a cera,  colori a dita, fogli di varie dimensioni, cartoncini, spugne, timbri.
I bambini sviluppano la propria autonomia attraverso la libera scelta tra i diversi strumenti a disposizione,  lasciati liberi di colorare e disegnare a piacere.
I bambini utilizzando le diverse tecniche pittoriche possono esprimere con facilità e immediatezza le emozioni, gli stati d’animo, i sentimenti e i livelli percettivi della realtà.

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Leggiamo insieme
Il libro illustrato aiuta il bambino a conoscere ed esplorare il mondo ed è un mezzo interessante per parlare, anche con il bambino piccolissimo , di molteplici situazioni ed eventi, sui quali un discorso diretto, sarebbe difficilissimo.
Nel nido il libro è  un oggetto di gioco da esplorare, toccare, aprire, chiudere, sfogliare, succhiare.
Ne segue la narrazione: ripetere la storia, raccontarla varie volte, significa offrire al bambino il tempo necessario per rifletterci sopra, per immergersi nell’atmosfera creata, per appropriarsi gradualmente del racconto e dei suoi significati in modo da coinvolgere il bambino in un gioco di finzione.

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Il “Far finta di” – Gioco Simbolico
In questo tipo di gioco il bambino recita un ruolo o esprime una azione, anche con oggetti non realistici, che assumono un significato e un contenuto di azioni vissute o osservate in un altro momento e in un altro contesto.Il gioco di finzione permette al bambino di agire “come sè” , di simulare azioni che derivano dal reale, diventandone padrone e sviluppando un’emergente capacità di rappresentazione mentale. Il bambino fa finta di fare qualcosa o essere qualcuno anche con l’intento di una rappresentazione, compreso il gioco delle parti.
Il gioco presimbolico che appare verso i 12 mesi quando il bambino riproduce azioni abituali fuori dal contesto reale. La capacità di gioco simbolico del bambino è strettamente collegata allo sviluppo intellettivo e cognitivo, il bambino diventa capace di rappresentarsi la realtà dopo averla assimilata.

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Psicomotricità
Attraverso il corpo il bambino riceve ed invia messaggi, percepisce il mondo esterno, esprime i propri bisogni, emozioni, reazioni e sentimenti; esso è il strumento di conoscenza e di relazione utilizzato dal bambino fin dalla nascita ed è  un continuo invito a comprendere ciò che il bambino esprime del suo mondo interno (sentimenti, emozioni di piacere e/o di malessere), attraverso la via della motricità, cioè la sua “espressività motoria”.Utilizzando i tappetini, lo specchio, la palla, i cerchi possono effettuare esercizi e scoprire le potenzialità del proprio corpo attraverso il movimento e le infinite possibilità di gioco che ne derivano: saltare, correre, dondolarsi aiutano il bambino ad acquisire la consapevolezza della propria dimensione corporea.

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La musica
Il “fare musica”, il comunicare con i suoni, con i rumori è un momento legato strettamente allo sviluppo della mente infantile ed un talento innato del bambino, spesso trascurato negli anni e appiatito dall’eccessivo utilizzo di musica riprodotto da cd e cassette. Il fare musica al nido è un percorso in cui l’educatrice accompagna il bambino

  • nell’osservazione del mondo sonoro che lo circonda e quindi nella lettura acustica della realtà
  •  nel percorso di discriminazione, individuazione, classificazione e associazione di tutti i suoni e rumori che percepisce
  •  Nel trovare dei nessi fra causa ed effetto
  •  Nel rapportare i suoni ad altri segni espressivi come il gesto, il movimento, il segno grafico, la parola.

L’educatrice deve proporre ai bambini suoni e ritmi realizzati attraverso il proprio corpo e la propria voce  e con l’ausilio di piccoli strumenti ( maracas, tamburelli, sacchetini di stoffa riempiti con noccioli di ciliegio ) inviterà i bambini a fare musica.
Altre  proposte sono canzoni e filastrocche, brevi e semplici, che implicano l’uso delle mani, dei piedi, delle dita e giochi di voce.

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“Mani in pasta”
Questo laboratorio è finalizzato alla stimolazione e lo sviluppo delle capacità gustative dei bambini. Sotto l’osservazione delle educatrici, i bambini partendo dai “materiali” più semplici (acqua, zucchero, farina, ..) sperimentano semplici ricette quali biscotti e pizza. L’attività si conclude con la cottura e l’assaggio di ciò che i bambini hanno prodotto.

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Il piccolo Orto
L’orto può rappresentare per i bambini lo spazio- esperienza dell’emozione e della meraviglia, il luogo delle percezioni sensoriali legate all’ambiente naturale, un luogo nel quale già da bambini si impara il rispetto dei tempi della natura e si scopre la magia e il mistero della nascita. Gli obiettivi del laboratorio sono:

  • Favorire un’osservazione attenta verso l’ambiente naturale
  • Creare un’esperienza per sollecitare tutti i sensi:
  • ascoltare  “il giardiniere” che racconta;
  • veder crescere le piccole piantine;
  • annusare i profumi;
  • toccare le verdure nelle loro diverse consistenze e forme;
  • gustare i prodotti raccolti
  • Rispondere ai bisogni dei bambini/e quali:
  • la scoperta ( oggetto – l’orto e le verdure)
  • l’ emozione della crescita e dell’attesa
  • Sviluppare la manipolazione attraverso un affinamento della motricità ( sia generale che fine )

 

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